Fitosanitari: valutazione del rischio cumulativo
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato pochi giorni fa due valutazioni pilota sui rischi cumulativi (CRA, cumulative risk assessment) connessi ai residui di fitosanitari negli alimenti. La valutazione cumulativa del rischio (CRA) è stata definita come l'analisi, la caratterizzazione e la possibile quantificazione dei rischi combinati per la salute o l'ambiente da più agenti o fattori di stress (US EPA, 2003). Nel primo rapporto vengono esaminati gli effetti cronici sul sistema tiroideo e nel secondo gli effetti acuti sul sistema nervoso.
Fitosanitari: il quadro UE
L’Unione Europea dispone di un quadro legislativo completo per i residui di fitosanitari (le quantità misurabili di principi attivi e dei loro prodotti di trasformazione che possono permanere nell’ambiente ed essere quantificabili nei prodotti vegetali e negli alimenti da essi derivati).
Il Regolamento (CE) 396/2005 disciplina la presenza di eventuali residui di fitosanitari nei prodotti alimentari e stabilisce norme legali sui limiti massimi di residui (LMR) che possono essere presenti negli alimenti destinati al consumo comunque molto conservativi rispetto a quelli già definiti sicuri dalle maggiori Agenzie Internazionali.
Inoltre, il regolamento UE sugli LMR prevede che le decisioni relative a tali livelli debbano tenere conto degli effetti cumulativi dei fitosanitari man mano che i metodi per valutare tali effetti si rendano disponibili.
Gli studi sul rischio cumulativo
Per le valutazioni del rischio cumulativo la European Food safety Authority (EFSA) ha utilizzato sia i dati dei Rapporti sui residui di fitosanitari negli alimenti relativi al 2014, 2015 e 2016 sia i dati sui consumi alimentari di dieci gruppi di consumatori europei per garantire un’ampia rappresentatività delle aree geografiche e delle fasce d'età.
Le valutazioni sono state condotte in collaborazione con l'Istituto nazionale olandese per la salute pubblica e l'ambiente (RIVM). Quest’ultimo ha svolto un ruolo cruciale nel progetto sviluppando uno strumento di valutazione del rischio, il software “Monte Carlo” (MRCA), utilizzato per esaminare gli effetti cronici sul sistema tiroideo e gli effetti acuti sul sistema nervoso.
Gli studi effettuati si sono basati su una metodologia appositamente studiata dagli esperti dell’EFSA per classificare i fitosanitari in “gruppi per la valutazione del rischio cumulativo” (CAG). Tale metodologia si basa sul presupposto che i pesticidi che provocano gli stessi effetti specifici, ben definiti in termini di luogo e natura, possono produrre tossicità congiunta e cumulativa, pur non avendo meccanismi di azione analoghi.
Per l’istituzione dei CAG sono state effettuate tre raccolte dati da parte del RIVM, del Centro internazionale per gli antiparassitari e la prevenzione sanitaria in Italia (ICPS) e dell'Agenzia nazionale francese per la sicurezza alimentare (ANSES).
Per i CAG del sistema nervoso sono stati considerati due effetti specifici: l’inibizione dell'acetilcolinesterasi cerebrale e/o eritrocitaria e le alterazioni funzionali della corteccia motoria. Per ciascuno di questi effetti sono state selezionate rispettivamente, 100 e 47 sostanze attive.
Per quello che riguarda la tiroide invece, gli effetti esaminati sono stati: l’ipotiroidismo e l’ipertrofia, l’iperplasia e la neoplasia delle cellule parafollicolari o C. In totale, 128 sostanze attive sono state incluse nel CAG per l'ipotiroidismo e 17 nel CAG per l'ipertrofia, l'iperplasia e la neoplasia delle cellule C.
I risultati delle valutazioni
In entrambi i Rapporti l'EFSA ha utilizzato ipotesi prudenziali per le conclusioni generali. Sono stati identificati e considerati le fonti di incertezza derivanti dall'approccio metodologico, dalle limitazioni dei dati disponibili e delle conoscenze scientifiche.
Tenendo conto dei margini di incertezza, l’EFSA ha concluso che “il rischio per i consumatori derivante dall'esposizione cumulativa tramite la dieta è, con diversi gradi di certezza, inferiore alla soglia che innesca azioni normative definite dai gestori del rischio della Commissione europea e degli Stati membri dell'UE”.
https://www.epa.gov/sites/production/files/2014-11/documents/frmwrk_cum_risk_assmnt.pdf
https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.2903/j.efsa.2020.6088
https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.2903/j.efsa.2020.6087
https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.2903/j.efsa.2019.5800
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