Intolleranze e allergie: la stagionalità non aiuta
Quando parliamo di alimentazione, specialmente durante il cambio di stagione, è comune ritrovarsi a fare i conti con reazioni avverse a certi cibi, che possono manifestarsi sotto forma di intolleranze o allergie. Con l’introduzione di alimenti stagionali nella nostra dieta, queste condizioni possono diventare più evidenti. Sebbene entrambi i fenomeni siano legati a una reazione dell'organismo verso determinati alimenti, le cause e le manifestazioni sono profondamente diverse. Capire la distinzione tra intolleranze alimentari e allergie è fondamentale non solo per chi ne soffre, ma anche per chi vuole prendersi cura della propria salute. In questo articolo esploreremo le principali differenze e come gestirle.
Intolleranze alimentari: quando il corpo non tollera certe sostanze
Le intolleranze alimentari sono legate alla difficoltà dell'organismo di metabolizzare alcune sostanze, spesso a causa della carenza di specifici enzimi. Un esempio comune è l’intolleranza al lattosio, dovuta alla mancanza di lattasi, l'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero presente nel latte. Questo può causare sintomi gastrointestinali come gonfiore, dolori addominali e diarrea. Un altro esempio è la celiachia, una reazione al glutine, una proteina presente in cereali come frumento, orzo e segale, che provoca danni all'intestino tenue e impedisce l'assorbimento di nutrienti essenziali. Alcune intolleranze, come quelle a sostanze farmacologiche come la caffeina, possono causare sintomi come tachicardia e reflusso. Sebbene le intolleranze tendano a persistere nel tempo, è spesso possibile identificare una "dose soglia", permettendo di consumare piccole quantità dell'alimento senza gravi conseguenze.
Allergie: quando il sistema immunitario va in allarme
Le allergie sono una reazione del sistema immunitario a sostanze solitamente innocue, come pollini, peli di animali, alimenti o punture di insetti. A differenza delle intolleranze, le allergie possono scatenare reazioni anche con quantità minime di allergene. Le allergie alimentari più comuni riguardano alimenti come latte, uova, pesce, crostacei, arachidi e grano.
Le reazioni allergiche possono essere molto gravi e, nei casi estremi, portare a uno shock anafilattico, una condizione pericolosa per la vita che richiede un intervento medico immediato. Per questo, le persone allergiche devono evitare del tutto l'alimento scatenante, poiché non esiste una dose sicura.
In Europa, il Regolamento (UE) n. 1169/2011 impone l’obbligo di indicare chiaramente la presenza di allergeni negli alimenti, sia confezionati che serviti nei ristoranti.
Intolleranze vs Allergie: le differenze principali
In sintesi, le intolleranze alimentari sono legate alla difficoltà dell’organismo di metabolizzare alcune sostanze e dipendono dalla quantità consumata, mentre le allergie coinvolgono il sistema immunitario e possono scatenarsi anche con minime esposizioni all’allergene. Conoscere queste differenze è cruciale per gestire al meglio la propria dieta e prevenire reazioni avverse.