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Il Blog della Società Italiana di Tossicologia (SITOX) è dedicato sia ai Soci della Società che ai cittadini tutti, indipendentemente dal grado di competenza nelle materie tecnico-scientifiche. In questo blog si ritroveranno informazioni aggiornate, indipendenti e certificate relative a stili di vita, alimentazione, ambiente, ed impatto sulla salute della popolazione delle sostanze a cui è esposta.

Tutti i contenuti pubblicati sono frutto della collaborazione dei membri del gruppo Comunicazione della SITOX con Esperti selezionati in base alla tematica da affrontare.

13 dicembre 2024 - Sostanze chimiche
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Le droghe dello stupro: aspetti tossicologici e implicazioni per la salute pubblica

di Rossella Gemma

L’uso delle cosiddette "droghe dello stupro", rappresenta una questione rilevante per la tossicologia e la salute pubblica, con implicazioni gravi per la sicurezza individuale e sociale. Queste sostanze, capaci di alterare lo stato di coscienza delle vittime, sono utilizzate per perpetrare abusi sessuali. Comprendere le loro caratteristiche chimiche, gli effetti fisiologici e i contesti d’uso è cruciale per contrastare efficacemente il fenomeno. 

Caratteristiche chimiche e farmacologiche 

Le droghe dello stupro comprendono principalmente: 

1. Acido gamma-idrossibutirrico (GHB): Depressore del sistema nervoso centrale (SNC), il GHB agisce sui recettori GABA_B e GHB, provocando sedazione, euforia, perdita di coscienza e amnesia retrograda. È incolore, insapore e si dissolve facilmente nei liquidi, rendendolo difficilmente rilevabile in bevande. 

2. Flunitrazepam (Rohypnol): Benzodiazepina ad azione ipnotica, agisce sui recettori GABA_A potenziando l’inibizione sinaptica. I suoi effetti includono rilassamento muscolare, perdita di memoria a breve termine e sonnolenza. Sebbene il Rohypnol sia stato bandito in molti Paesi, continua a essere reperibile sul mercato nero. 

3. Ketamina: Anestetico dissociativo, blocca i recettori NMDA del glutammato, causando uno stato di dissociazione, perdita di sensibilità e amnesia. I suoi effetti rapidi e di breve durata lo rendono un potente strumento di abuso. Queste sostanze condividono la capacità di alterare lo stato di coscienza, riducendo la capacità delle vittime di opporsi o di ricordare gli eventi. 

Modalità d’uso e contesti di somministrazione 

Le droghe dello stupro sono somministrate prevalentemente di nascosto, dissolte in bevande alcoliche o analcoliche. La loro azione è spesso rapida, con un’insorgenza degli effetti entro 15-30 minuti. I contesti principali di utilizzo includono locali notturni, feste private e situazioni sociali affollate, dove il controllo sulle bevande è minimo.  L’ingestione di queste sostanze può causare: 

- Effetti acuti: sedazione profonda, bradicardia, ipotensione, depressione respiratoria e, in alcuni casi, coma. 

- Effetti neurologici: amnesia retrograda e confusione, che ostacolano la capacità della vittima di ricostruire gli eventi. 

- Interazioni con alcol: la combinazione con bevande alcoliche amplifica gli effetti depressivi sul SNC, aumentando il rischio di eventi letali. 

Rilevazione analitica 

La diagnosi tossicologica di avvelenamento da droghe dello stupro è complessa, poiché queste sostanze sono rapidamente metabolizzate ed eliminate dall’organismo. Per il GHB, ad esempio, il tempo di rilevazione è di circa 6-12 ore nelle urine e 3-6 ore nel sangue. Test specifici ad alta sensibilità, come la gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa (GC-MS), sono essenziali per confermare la presenza di queste sostanze nei campioni biologici. 

Le droghe dello stupro rappresentano una minaccia subdola e pericolosa, con implicazioni tossicologiche e sociali di grande rilevanza. La comunità scientifica e medica deve continuare a investire nella ricerca di metodi diagnostici più rapidi e nell’educazione pubblica per aumentare la consapevolezza su questo fenomeno. Solo un approccio integrato, che coinvolga ricerca, prevenzione e giustizia, potrà mitigare l’impatto di queste sostanze sulla società.

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