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Il Blog della Società Italiana di Tossicologia (SITOX) è dedicato sia ai Soci della Società che ai cittadini tutti, indipendentemente dal grado di competenza nelle materie tecnico-scientifiche. In questo blog si ritroveranno informazioni aggiornate, indipendenti e certificate relative a stili di vita, alimentazione, ambiente, ed impatto sulla salute della popolazione delle sostanze a cui è esposta.

Tutti i contenuti pubblicati sono frutto della collaborazione dei membri del gruppo Comunicazione della SITOX con Esperti selezionati in base alla tematica da affrontare.

30 maggio 2022 - Sicurezza degli alimenti, Ambiente e salute
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Piombo: tossicità e rischi per la salute

Il piombo è un componente naturale della crosta terrestre e la sua presenza è rilevabile in tutte le fasi dell’ambiente. L’esposizione può avvenire attraverso l’acqua potabile, il cibo e l’aria. Il piombo assorbito per via orale passa nel sangue e quindi trasferito ai tessuti molli, inclusi fegato e rene, e al tessuto osseo dove si accumula nel tempo. Può passare la barriera emato-placentare e arrivare al feto, come pure al neonato attraverso il latte materno. L’esposizione a questo metallo ha una particolare rilevanza per i bambini rispetto agli adulti a causa del maggior assorbimento gastro-intestinale nei primi. In un parere pubblicato ad aprile 2010 sui possibili rischi per la salute relativi alla presenza di piombo negli alimenti, il gruppo di esperti dell’EFSA ha ritenuto che gli attuali livelli di esposizione al piombo costituiscano un rischio basso o trascurabile per la salute della maggior parte degli adulti, ma che esistono potenziali motivi di preoccupazione in merito a possibili effetti sullo sviluppo neurologico di feti, neonati e bambini.

 

Piombo: fonti di esposizione

Il piombo è un metallo estremamente diffuso che si trova sia in natura sia come risultato di attività umane. Le possibili fonti di contaminazione ambientale, di interesse per la popolazione, sono varie. Il piombo è stato ampiamente utilizzato nella produzione di batterie, nelle vernici e negli smalti, nelle leghe e nelle saldature di molti comuni oggetti di consumo, nei sistemi di distribuzione dell’acqua nonché come antidetonante nella benzina per autoveicoli e nel carburante per gli aerei. Molti di questi utilizzi (ad esempio l’uso del piombo nella benzina, nelle vernici o negli smalti) sono oggi proibiti, almeno in Europa e nel Nord America, ma il piombo può ancora essere trovato in molti prodotti provenienti dai paesi extraeuropei.

In un parere pubblicato ad aprile 2010 sui possibili rischi per la salute relativi alla presenza di piombo negli alimenti il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui contaminanti nella catena alimentare (CONTAM) ha ritenuto che siano i cereali, gli ortaggi e l’acqua potabile a contribuire in maggior misura all’esposizione alimentare al piombo attraverso la dieta per la maggioranza degli Europei. Il gruppo ha concluso che gli attuali livelli di esposizione al piombo costituiscono un rischio basso o trascurabile per la salute della maggior parte degli adulti, ma che esistono potenziali preoccupazioni in particolare in merito a effetti sullo sviluppo neurologico per feti, neonati e bambini. Va ricordato che il piombo può passare la barriera emato-placentare e arrivare al feto, come pure al neonato attraverso il latte materno.

 

Piombo: tossicità ed effetti sulla salute

L’esposizione al piombo può avvenire attraverso l’acqua potabile, il cibo e l’aria. Il piombo assorbito per via orale passa nel sangue e quindi trasferito ai tessuti molli, inclusi fegato e rene, e al tessuto osseo dove si accumula nel tempo. L’esposizione a questo metallo ha una particolare rilevanza per i bambini dove l’assorbimento a livello gastro-intestinale è maggiore (assorbimento medio 40%) rispetto agli adulti (assorbimento 5-15%).

A causa della lunga emivita (10-30 anni nell’osso), la maggiore preoccupazione per la salute è rivolta alla tossicità cronica. L’esposizione subcronica o cronica al piombo risulta in un’elevata neurotossicità che interessa particolarmente il sistema nervoso centrale in via di sviluppo.

La tossicità del piombo non si esplica esclusivamente a livello del sistema nervoso ma interessa anche il sistema emapoietico e renale. L’esposizione al piombo può determinare comparsa di anemia dovuta all’accorciamento della vita dei globuli rossi e nefropatie da piombo caratterizzate essenzialmente da atrofia glomerulare.

L’intossicazione da piombo è anche chiamata saturnismo (dal latino saturnus: simbolo attribuito in passato a questo metallo). I sintomi principali sono: convulsioni, coliche addominali, ipertensione, anemia, paralisi, astenia, irritabilità e disturbi visivi. Il saturnismo era molto diffuso nell'Antica Roma dove il piombo veniva impiegato nelle leghe metalliche utilizzate nei tubi, nelle pentole e nei vari utensili da cucina. Inoltre, il vino, tenuto in otri di piombo, veniva addolcito con il diacetato di piombo. Questo sale era il principale componente dello “zucchero di Saturno”, un dolcificante molto usato all’epoca, prodotto facendo bollire e concentrare il mosto in pentoloni di piombo. All’intossicazione da piombo vanno attribuiti anche i disturbi psicofisici di cui soffrivano pittori famosi come Van Gogh e Goya che erano soliti utilizzare colori a base di piombo per la realizzazione delle loro opere.

Negli ultimi decenni, l’importanza degli effetti del piombo sulla salute ha spinto all’adozione di una serie di misure legislative in vari settori per vietare, o limitare, il contenuto di piombo in vari prodotti di consumo e in generi alimentari. Dagli anni ‘70 in Europa sono state adottate misure per regolamentare i livelli di piombo nella benzina, nelle vernici, nelle lattine per alimenti e nelle tubature, ottenendo un notevole risultato nel ridurre l’esposizione. Nell'insieme, queste misure hanno determinato una documentata riduzione dell’esposizione.

 

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.2903/j.efsa.2010.1570/epdf

http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs379/en/

 

 

 

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