SOSTANZE TOSSICHE, DOVE SI TROVANO E COME AGISCONO
L’essere umano è esposto quotidianamente a numerose sostanze inquinanti, alcune delle quali potenzialmente tossiche. Contrariamente a quanto a quanto creduto dai più, le sostanze inquinanti non sono solo residui o sottoprodotti dell'attività industriale, agricola e rifiuti biologici civili, ma è altresì la natura del pianeta stesso ad essere particolarmente ricca di fonti inquinanti naturali, più di quanto ci si potrebbe aspettare.
Il globo terraqueo e i residui naturali ubiquitari, tossici irriducibili
Sebbene sia abbastanza chiaro il ruolo importante delle attività umane sull’inquinamento, non bisogna dimenticare l’importanza dell’inquinamento naturale, ovvero quello imputabile a fenomeni e avvenimenti apparentemente anomali di origine naturale.
A partire dalle origini dell’universo, i processi naturali alterano costantemente l'atmosfera, la topografia della Terra e gli equilibri ecologici degli ecosistemi. Quando questi processi hanno un impatto sull'ambiente che viene percepito negativamente da parte delle persone su un piano emozionale e soggettivo, vengono inconsapevolmente codificati come elementi che coinvolgono dei rischi potenziali.
Tuttavia, l’inquinamento naturale è sempre stato parte della storia dell’uomo; è sufficiente pensare alla radioattività naturale, ai metalli presenti nell’aria, nel suolo e nell’acqua o alle tossine naturali ampiamente distribuite nell’ambiente. Senza dimenticare le emissioni di sostanze tossiche prodotte dai vulcani, dagli incendi boschivi accidentali e la decomposizione dei composti organici prodotti dai raggi solari.
Radioattività naturale
La radioattività è un fenomeno dovuto all’instabilità dei nuclei atomici radioattivi che decadendo emettono energia sotto forma di radiazioni ionizzanti (es raggi gamma o raggi X). Il maggior contributo alla dose ricevuta dalla popolazione è dato dalla radioattività naturale (raggi cosmici e radiazione terrestre, ossia radiazioni emesse dalle sostanze presenti nel suolo, nell’aria e nell’acqua). Ad esempio, i suoli e le rocce contengono elementi naturali instabili, come l’uranio, il torio e il potassio, che emettono radiazioni ionizzanti durante il loro decadimento con conseguente perdita di energia e di pericolosità.
In media l’esposizione di ognuno di noi alle radiazioni naturali è di circa 2,4 mSv all’anno (varia notevolmente a seconda della zona in cui si vive), l’equivalente di 100 radiografie del torace.
Una fonte di radiazione terrestre considerevole per la salute umana è rappresentata dal radon, un gas nobile radioattivo, inodore ed incolore, prodotto dal decadimento del radio. Il radon può essere presente in diverse quantità nell'aria di luoghi chiusi degli edifici e proviene principalmente dal suolo e, in misura minore, in certe zone terrestri, dai materiali di costruzione degli edifici. Molti studi epidemiologici hanno evidenziato che l’esposizione continua al radon per lunghi periodi è in grado di aumentare il rischio di tumore polmonare.
Metalli, residui ubiquitari irriducibili
I metalli sono elementi naturali onnipresenti nell’ambiente; l’uomo può quindi essere esposto ad essi attraverso l’aria, l’acqua e il cibo. Che si tratti di metalli essenziali (es. ferro, rame, magnesio, zinco) necessari per lo svolgimento di numerose funzioni, o di metalli non essenziali (es. arsenico, cadmio, mercurio), per il manifestarsi degli effetti avversi/tossici, naturalmente, si deve raggiungere una certa concentrazione (dose). Se per i metalli non essenziali aumentando la concentrazione aumenta la probabilità di provocare un effetto avverso, ciò non si può affermare per i metalli essenziali per i quali non solo l’eccesso ma anche la carenza può causare malfunzionamento o l’alterazione dei normali equilibri omeostatici fisiologici.
Tossine naturali
Le tossine naturali sono molecole ampiamente distribuite nell’ambiente in quanto prodotte da animali, piante, batteri e muffe. L’uomo può entrare in contatto con esse attraverso gli alimenti, ma anche l’acqua e l’aria possono rappresentare una via di esposizione. Così come per i metalli anche le tossine fino ad una certa concentrazione non sono in grado di indurre effetti avversi in quanto l’organismo umano è capace, attraverso i vari processi di difesa e di riparo, di contrastare la loro tossicità.
Fonti naturali di inquinamento
Altre fonti di inquinamento naturale sono rappresentate da:
- vulcani attivi che immettono nell'aria notevoli quantità di polveri, anidride carbonica (CO₂), ossidi di azoto (Nox) e di zolfo (SOx) e diossine. Ricordiamo l'eruzione del Pinatubo nelle Filippine nel 1991 rilasciò milioni di tonnellate di polvere vulcanica, così come l’eruzione limnica del lago Nyos (lago di origine vulcanica) che nel 1986 rilasciò da 100.000 a 300.000 tonnellate di anidride carbonica uccidendo 1.747 persone e migliaia di animali.
- incendi boschivi accidentali che rilasciano Diossine e PCB
- sorgenti termali che esalano acido solfidrico
- sorgenti naturali di anidride carbonica (mofete)
- trasporto di polvere del deserto su lunghissime distanze (migliaia di Km) a causa di forti venti periodici.
In questo contesto, non va sicuramente trascurato il ruolo dell’uomo nel mantenere l’equilibrio tra i diversi ecosistemi: se sull’inquinamento naturale possiamo fare molto poco, possiamo invece lavorare sulla riduzione delle sostanze inquinanti prodotte dalle attività umane.
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