18 aprile 2019
#Tatuaggi, ecco le normative che regolano le sostanze chimiche utilizzate negli inchiostri.
In Italia sono quasi sette milioni di persone, il 12,8% della popolazione, che hanno almeno un tatuaggio. Questa forma di body art è un fenomeno in crescita che va osservato con attenzione nel suo complesso.
I tatuaggi sono realizzati iniettando inchiostri colorati nel derma per lasciare un disegno permanente. Il tatuatore, normalmente, utilizza una macchina per tatuaggio che fa muovere avanti indietro un ago a gran velocità.
L’ago perfora quindi la cute in maniera continua e ripetuta oltrepassando lo strato più esterno (l’epidermide) per depositare una goccia di inchiostro nel derma.
Se si pensa ai rischi legati ai tatuaggi solitamente si considerano quelli legati alle condizioni igienico-sanitarie non adeguate oppure alle reazioni allergiche ma raramente ci si chiede se esistono effetti avversi sulla salute conseguenti ad un’esposizione a lungo termine delle varie sostanze chimiche presenti negli inchiostri usati.
Nonostante il numero crescente di soggetti tatuati, nell’Unione europea non vi è una legislazione precisa e definita per l’etichettatura e la composizione degli inchiostri per tatuaggi. La maggior parte delle norme in vigore si limita, infatti, a prescrivere il rispetto dell’igiene, ad esempio imponendo l’utilizzo di guanti e la sterilità degli aghi.
Sebbene manchi tuttora uno specifico quadro normativo dell’UE in materia, sette Stati membri hanno già sviluppato leggi proprie sulla sicurezza dei tatuaggi.
Inoltre, gli inchiostri per tatuaggi sono soggetti alla direttiva relativa alla sicurezza generale dei prodotti riguardo all’obbligo dei fabbricanti di fornire prodotti sicuri e al regolamento relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio (CLP) per quanto concerne l’etichettatura dei prodotti contenenti sostanze classificate in concentrazioni superiori ai limiti previsti e, infine, al regolamento REACH in relazione ai requisiti di registrazione e di comunicazione di informazioni.
Poiché molte delle sostanze pericolose possono essere presenti negli inchiostri per tatuaggi o nel trucco permanente in piccole quantità, tali prodotti potrebbero essere esenti dagli obblighi dei regolamenti CLP e REACH.
A causa della mancanza di informazioni sugli inchiostri per tatuaggi, la Commissione europea ha chiesto all'European Chemicals Agency (ECHA) di valutare i rischi e di esaminare la necessità di restrizioni a livello UE sul loro uso.
L'ECHA ha esaminato le sostanze note utilizzate e ha presentato una proposta di restrizione ai comitati per la valutazione dei rischi (RAC) e per l’analisi socioeconomica (SEAC).
Le restrizioni sono uno strumento per proteggere la salute umana e l’ambiente e sono di norma utilizzate per limitare o vietare la produzione, immissione sul mercato (inclusa l’importazione) o l’utilizzo di una sostanza, ma possono imporre qualsiasi condizione pertinente, quali ad esempio, misure tecniche o particolari etichette.
Le sostanze che rientrano nella proposta di restrizione dell’ECHA includono sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione (CMR), sensibilizzanti o irritanti della pelle, sostanze corrosive o dannose per gli occhi, metalli e altre sostanze già regolamentate nei prodotti cosmetici.
Nella sua analisi, oltre ad esaminare i rischi per la salute umana, l’ECHA ha esaminato la disponibilità di sostanze alternative più sicure. Ciò ha incluso lo studio dell’impatto socio-economico da parte del SEAC delle eventuali restrizioni all’uso delle sostanze in questione, per esempio in termini occupazionali sulla filiera della produzione e dei servizi.
Il SEAC ha concluso che la restrizione proposta è la misura più appropriata per controllare i rischi che tali sostanze possono rappresentare poiché apporterebbe benefici significativi alla società (ad esempio evitando effetti indesiderati sulla pelle e altri effetti sulla salute), senza impatti economici significativi sulle catene di approvvigionamento dell’inchiostro per tatuaggi.
I fornitori di inchiostri per tatuaggi potrebbero dover riformulare i loro inchiostri entro 12 mesi dall'entrata in vigore della restrizione.
https://echa.europa.eu/fr/-/seac-concludes-to-restrict-hazardous-substances-in-tattoo-inks
https://echa.europa.eu/hot-topics/tattoo-inks
http://old.iss.it/pres/?lang=1&id=1555&tipo=6
In Italia sono quasi sette milioni di persone, il 12,8% della popolazione, che hanno almeno un tatuaggio. Questa forma di body art è un fenomeno in crescita che va osservato con attenzione nel suo complesso.
I tatuaggi sono realizzati iniettando inchiostri colorati nel derma per lasciare un disegno permanente. Il tatuatore, normalmente, utilizza una macchina per tatuaggio che fa muovere avanti indietro un ago a gran velocità.
L’ago perfora quindi la cute in maniera continua e ripetuta oltrepassando lo strato più esterno (l’epidermide) per depositare una goccia di inchiostro nel derma.
Se si pensa ai rischi legati ai tatuaggi solitamente si considerano quelli legati alle condizioni igienico-sanitarie non adeguate oppure alle reazioni allergiche ma raramente ci si chiede se esistono effetti avversi sulla salute conseguenti ad un’esposizione a lungo termine delle varie sostanze chimiche presenti negli inchiostri usati.
Nonostante il numero crescente di soggetti tatuati, nell’Unione europea non vi è una legislazione precisa e definita per l’etichettatura e la composizione degli inchiostri per tatuaggi. La maggior parte delle norme in vigore si limita, infatti, a prescrivere il rispetto dell’igiene, ad esempio imponendo l’utilizzo di guanti e la sterilità degli aghi.
Sebbene manchi tuttora uno specifico quadro normativo dell’UE in materia, sette Stati membri hanno già sviluppato leggi proprie sulla sicurezza dei tatuaggi.
Inoltre, gli inchiostri per tatuaggi sono soggetti alla direttiva relativa alla sicurezza generale dei prodotti riguardo all’obbligo dei fabbricanti di fornire prodotti sicuri e al regolamento relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio (CLP) per quanto concerne l’etichettatura dei prodotti contenenti sostanze classificate in concentrazioni superiori ai limiti previsti e, infine, al regolamento REACH in relazione ai requisiti di registrazione e di comunicazione di informazioni.
Poiché molte delle sostanze pericolose possono essere presenti negli inchiostri per tatuaggi o nel trucco permanente in piccole quantità, tali prodotti potrebbero essere esenti dagli obblighi dei regolamenti CLP e REACH.
A causa della mancanza di informazioni sugli inchiostri per tatuaggi, la Commissione europea ha chiesto all'European Chemicals Agency (ECHA) di valutare i rischi e di esaminare la necessità di restrizioni a livello UE sul loro uso.
L'ECHA ha esaminato le sostanze note utilizzate e ha presentato una proposta di restrizione ai comitati per la valutazione dei rischi (RAC) e per l’analisi socioeconomica (SEAC).
Le restrizioni sono uno strumento per proteggere la salute umana e l’ambiente e sono di norma utilizzate per limitare o vietare la produzione, immissione sul mercato (inclusa l’importazione) o l’utilizzo di una sostanza, ma possono imporre qualsiasi condizione pertinente, quali ad esempio, misure tecniche o particolari etichette.
Le sostanze che rientrano nella proposta di restrizione dell’ECHA includono sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione (CMR), sensibilizzanti o irritanti della pelle, sostanze corrosive o dannose per gli occhi, metalli e altre sostanze già regolamentate nei prodotti cosmetici.
Nella sua analisi, oltre ad esaminare i rischi per la salute umana, l’ECHA ha esaminato la disponibilità di sostanze alternative più sicure. Ciò ha incluso lo studio dell’impatto socio-economico da parte del SEAC delle eventuali restrizioni all’uso delle sostanze in questione, per esempio in termini occupazionali sulla filiera della produzione e dei servizi.
Il SEAC ha concluso che la restrizione proposta è la misura più appropriata per controllare i rischi che tali sostanze possono rappresentare poiché apporterebbe benefici significativi alla società (ad esempio evitando effetti indesiderati sulla pelle e altri effetti sulla salute), senza impatti economici significativi sulle catene di approvvigionamento dell’inchiostro per tatuaggi.
I fornitori di inchiostri per tatuaggi potrebbero dover riformulare i loro inchiostri entro 12 mesi dall'entrata in vigore della restrizione.
https://echa.europa.eu/fr/-/seac-concludes-to-restrict-hazardous-substances-in-tattoo-inks
https://echa.europa.eu/hot-topics/tattoo-inks
http://old.iss.it/pres/?lang=1&id=1555&tipo=6