26 novembre 2018
Nei periodi invernali aumenta la necessità di riscaldare gli ambienti e con essa il rischio di avvelenamento da monossido di carbonio (CO), che è un gas privo di odore, colore e sapore e quindi non viene percepito. Le #intossicazioni da monossido di carbonio continuano a costituire un evento preoccupante, con circa 250 episodi all’anno in Lombardia e con circa 350 decessi in tutta Italia.
I primi sintomi dell’intossicazione sono: mal di testa, nausea e vomito, debolezza, aumento della frequenza cardiaca, difficoltà di coordinare i movimenti e confusione mentale. È importante riconoscerli e non confonderli con altre patologie (ad esempio un’intossicazione alimentare o un principio di influenza) in quanto si tratta di un vero e proprio avvelenamento che può essere curato se riconosciuto precocemente. Le conseguenze di un’intossicazione da #CO dipendono dalla durata di esposizione e dalla concentrazione del gas inalato e possono essere lievi o più marcate.
Gli apparecchi termici più frequentemente coinvolti sono: caldaie a fiamma libera, scalda-acqua e camini che non aspirano bene. Per #prevenire l’intossicazione da CO, in primo luogo, bisogna provvedere a una manutenzione regolare dell’impianto termico da parte di personale qualificato. Inoltre, se in casa c’è un caminetto è bene verificarne il tiraggio e non utilizzare mai bracieri, barbecue e generatori di corrente in ambienti chiusi.
I primi sintomi dell’intossicazione sono: mal di testa, nausea e vomito, debolezza, aumento della frequenza cardiaca, difficoltà di coordinare i movimenti e confusione mentale. È importante riconoscerli e non confonderli con altre patologie (ad esempio un’intossicazione alimentare o un principio di influenza) in quanto si tratta di un vero e proprio avvelenamento che può essere curato se riconosciuto precocemente. Le conseguenze di un’intossicazione da #CO dipendono dalla durata di esposizione e dalla concentrazione del gas inalato e possono essere lievi o più marcate.
Gli apparecchi termici più frequentemente coinvolti sono: caldaie a fiamma libera, scalda-acqua e camini che non aspirano bene. Per #prevenire l’intossicazione da CO, in primo luogo, bisogna provvedere a una manutenzione regolare dell’impianto termico da parte di personale qualificato. Inoltre, se in casa c’è un caminetto è bene verificarne il tiraggio e non utilizzare mai bracieri, barbecue e generatori di corrente in ambienti chiusi.