2 gennaio 2019
#Medicine #alternative, al massimo non funzionano ma non fanno male. Oppure sì?
Negli ultimi decenni si è assistito ad una rapida crescita dell’interesse dei consumatori per le terapie non convenzionali. In particolare il 10% dei bambini e ragazzi fino a 14 anni è stato sottoposto a trattamenti non convenzionali. Invece per i bambini che soffrono di patologie croniche si arriva al 50%.
Tra i motivi che spingono a queste pratiche vi è principalmente la convinzione che le terapie non convenzionali abbiano minore tossicità rispetto ai farmaci convenzionali. Perché tutto ciò che «arriva dalla natura» è considerato automaticamente sicuro e chi sceglie le terapie non convenzionali non si chiede se possono avere effetti collaterali per sovradosaggio ad esempio o interazioni con altre terapie in atto. Eppure, come dimostrano gli studi scientifici e come spesso racconta la cronaca, un estratto di erbe, una boccetta di gocce omeopatiche o un braccialetto magnetico possono fare male.
Le medicine complementari, come i #fitoderivati (estratti, tinture madri, macerati) o gli #integratori alimentari non sono farmaci ma comunque sono sostanze chimicamente e biologicamente attive e possono interferire con altri principi attivi di terapie farmacologiche in corso, e le interazioni non sempre sono prevedibili.
Per ridurre i rischi, oltre che parlare al medico o al farmacista, le uniche figure in grado di capire se e quando è utile usare questi rimedi, occorre fare attenzione a ciò che si acquista. Come spiega il presidente della Società Italiana di #Tossicologia, Prof. Corrado Galli, al mensile Focus Extra, che a dicembre ha realizzato un numero dedicato al tema: «Meglio scegliere i prodotti di aziende grandi che generalmente fanno più controlli perché temono il contraccolpo economico che deriverebbe dal ritiro dal mercato di estratti rivelatisi pericolosi, e sempre attraverso canali ufficiali come le farmacie. La qualità di ciò che si trova in erboristeria è molto eterogenea, per non parlare del web: mai comprare online».
Leggi il servizio: https://www.focus.it/mondo-focus/focus-e-speciali/focus-extra/81
Negli ultimi decenni si è assistito ad una rapida crescita dell’interesse dei consumatori per le terapie non convenzionali. In particolare il 10% dei bambini e ragazzi fino a 14 anni è stato sottoposto a trattamenti non convenzionali. Invece per i bambini che soffrono di patologie croniche si arriva al 50%.
Tra i motivi che spingono a queste pratiche vi è principalmente la convinzione che le terapie non convenzionali abbiano minore tossicità rispetto ai farmaci convenzionali. Perché tutto ciò che «arriva dalla natura» è considerato automaticamente sicuro e chi sceglie le terapie non convenzionali non si chiede se possono avere effetti collaterali per sovradosaggio ad esempio o interazioni con altre terapie in atto. Eppure, come dimostrano gli studi scientifici e come spesso racconta la cronaca, un estratto di erbe, una boccetta di gocce omeopatiche o un braccialetto magnetico possono fare male.
Le medicine complementari, come i #fitoderivati (estratti, tinture madri, macerati) o gli #integratori alimentari non sono farmaci ma comunque sono sostanze chimicamente e biologicamente attive e possono interferire con altri principi attivi di terapie farmacologiche in corso, e le interazioni non sempre sono prevedibili.
Per ridurre i rischi, oltre che parlare al medico o al farmacista, le uniche figure in grado di capire se e quando è utile usare questi rimedi, occorre fare attenzione a ciò che si acquista. Come spiega il presidente della Società Italiana di #Tossicologia, Prof. Corrado Galli, al mensile Focus Extra, che a dicembre ha realizzato un numero dedicato al tema: «Meglio scegliere i prodotti di aziende grandi che generalmente fanno più controlli perché temono il contraccolpo economico che deriverebbe dal ritiro dal mercato di estratti rivelatisi pericolosi, e sempre attraverso canali ufficiali come le farmacie. La qualità di ciò che si trova in erboristeria è molto eterogenea, per non parlare del web: mai comprare online».
Leggi il servizio: https://www.focus.it/mondo-focus/focus-e-speciali/focus-extra/81