6 febbraio 2019
#Alimenti, gli #imballaggi possono trasferire sostanze tossiche?
Ecco cosa dicono la scienza e la legge sulla sicurezza sui “Materiali a contatto con gli alimenti” (#MOCA).
Con la riduzione del tempo disponibile per la preparazione dei pasti è aumentata la domanda di prodotti pronti, e con essa anche l’esigenza di disporre di tecniche avanzate di conservazione e di MOCA o #food #packaging. Le funzioni che deve svolgere il MOCA sono quelle di contenere gli alimenti (solidi o liquidi), proteggerli (da microrganismi, calore, umidità, aria, luce ecc.) e infine evitare che durante il loro trasporto si possano formare sostanze tossiche.
Specialmente se si parla di packaging primario, cioè di contenitori a contatto diretto con gli alimenti, ci si pone la domanda se possono avere un impatto sulla sicurezza alimentare attraverso la migrazione involontaria di sostanze chimiche e quali potrebbero essere i rischi per la salute.
Le sostanze che possono trasferirsi agli alimenti appartengono a tre categorie diverse: sostanze aggiunte intenzionalmente (#additivi, coloranti, antiossidanti ecc.), residui (#solventi, adesivi, catalizzatori ecc.) e i prodotti di neoformazione che sono quelle sostanze che si producono dalla decomposizione spontanea del materiale di imballaggio.
Idealmente nel packaging non ci dovrebbe essere cessione di sostanze dal contenitore all’alimento e viceversa, cioè una migrazione di sostanze dall’alimento al contenitore (lipidi, pigmenti ecc.). Realisticamente la cessione di sostanze non deve presentare un rischio per la salute dei consumatori e nemmeno alterare le caratteristiche organolettiche dell’alimento.
I MOCA non devono cedere i loro componenti ai prodotti alimentari in quantità inaccettabili da un punto di vista del loro impatto sulla salute dei consumatori. Occorre pertanto garantire che durante il contatto non vi sia migrazione di sostanze chimiche dal materiale all’alimento a livelli non accettabili in termini di sicurezza.
I requisiti generali cui devono rispondere tutti i materiali a contatto con gli alimenti sono stabiliti dal regolamento quadro CE 1935/2004. Le buone pratiche di fabbricazione dei materiali e degli articoli destinati a venire in contatto con gli alimenti sono descritte invece nel regolamento CE 2023/2006. Specifici regolamenti UE sono stati emanati anche per la ceramica, la pellicola di cellulosa rigenerata e le plastiche, comprese quelle riciclate.
Al fine di garantire comunque la salubrità di alimenti “contaminati” da residui di sostanze che sono in grado di migrare involontariamente dagli alimenti sono disponibili linee guida in grado, attraverso prove di migrazione fatte in laboratorio, che possono predire a livello quali-quantitativo la presenza di molecole rilasciate dal MOCA. Inoltre, #EFSA ha pubblicato diversi pareri relativi alla valutazione della sicurezza del MOCA.
Quello che possiamo fare è accertarci che il materiale a contatto con i nostri alimenti abbia il logo con il bicchiere e la forchetta che è indice di conformità per l’uso alimentare. Inoltre, vanno rispettate le indicazioni riportate sul MOCA per un uso corretto dei contenitori.
https://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/food-ingredients-and-packaging
https://ec.europa.eu/jrc/en/eurl/food-contact-materials
Recent developments in the risk assessment of chemicals in food and their potential impact on the safety assessment of substances used in food contact materials. Scientific Opinion: 2 December 2015 published: 28January 2016 doi:10.2903/j.efsa.2016.4357
Ecco cosa dicono la scienza e la legge sulla sicurezza sui “Materiali a contatto con gli alimenti” (#MOCA).
Con la riduzione del tempo disponibile per la preparazione dei pasti è aumentata la domanda di prodotti pronti, e con essa anche l’esigenza di disporre di tecniche avanzate di conservazione e di MOCA o #food #packaging. Le funzioni che deve svolgere il MOCA sono quelle di contenere gli alimenti (solidi o liquidi), proteggerli (da microrganismi, calore, umidità, aria, luce ecc.) e infine evitare che durante il loro trasporto si possano formare sostanze tossiche.
Specialmente se si parla di packaging primario, cioè di contenitori a contatto diretto con gli alimenti, ci si pone la domanda se possono avere un impatto sulla sicurezza alimentare attraverso la migrazione involontaria di sostanze chimiche e quali potrebbero essere i rischi per la salute.
Le sostanze che possono trasferirsi agli alimenti appartengono a tre categorie diverse: sostanze aggiunte intenzionalmente (#additivi, coloranti, antiossidanti ecc.), residui (#solventi, adesivi, catalizzatori ecc.) e i prodotti di neoformazione che sono quelle sostanze che si producono dalla decomposizione spontanea del materiale di imballaggio.
Idealmente nel packaging non ci dovrebbe essere cessione di sostanze dal contenitore all’alimento e viceversa, cioè una migrazione di sostanze dall’alimento al contenitore (lipidi, pigmenti ecc.). Realisticamente la cessione di sostanze non deve presentare un rischio per la salute dei consumatori e nemmeno alterare le caratteristiche organolettiche dell’alimento.
I MOCA non devono cedere i loro componenti ai prodotti alimentari in quantità inaccettabili da un punto di vista del loro impatto sulla salute dei consumatori. Occorre pertanto garantire che durante il contatto non vi sia migrazione di sostanze chimiche dal materiale all’alimento a livelli non accettabili in termini di sicurezza.
I requisiti generali cui devono rispondere tutti i materiali a contatto con gli alimenti sono stabiliti dal regolamento quadro CE 1935/2004. Le buone pratiche di fabbricazione dei materiali e degli articoli destinati a venire in contatto con gli alimenti sono descritte invece nel regolamento CE 2023/2006. Specifici regolamenti UE sono stati emanati anche per la ceramica, la pellicola di cellulosa rigenerata e le plastiche, comprese quelle riciclate.
Al fine di garantire comunque la salubrità di alimenti “contaminati” da residui di sostanze che sono in grado di migrare involontariamente dagli alimenti sono disponibili linee guida in grado, attraverso prove di migrazione fatte in laboratorio, che possono predire a livello quali-quantitativo la presenza di molecole rilasciate dal MOCA. Inoltre, #EFSA ha pubblicato diversi pareri relativi alla valutazione della sicurezza del MOCA.
Quello che possiamo fare è accertarci che il materiale a contatto con i nostri alimenti abbia il logo con il bicchiere e la forchetta che è indice di conformità per l’uso alimentare. Inoltre, vanno rispettate le indicazioni riportate sul MOCA per un uso corretto dei contenitori.
https://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/food-ingredients-and-packaging
https://ec.europa.eu/jrc/en/eurl/food-contact-materials
Recent developments in the risk assessment of chemicals in food and their potential impact on the safety assessment of substances used in food contact materials. Scientific Opinion: 2 December 2015 published: 28January 2016 doi:10.2903/j.efsa.2016.4357