15 settembre 2015
![le-intossicazioni-da-f](https://scontent.xx.fbcdn.net/v/t31.0-8/s720x720/12032823_1045021538862648_4651930674364761240_o.jpg?_nc_cat=111&_nc_oc=AQmW3pjxUnO2PpU8EvT3yEmrxvj8lG8LfjmJY9WixGWOhNPw1PO0MsX-BXFnEw-tI94&_nc_ht=scontent.xx&oh=02a9c0c2a957fd54419c830db1ca7e73&oe=5E5FBDA9)
Le intossicazioni da funghi.
I funghi possono causare intossicazioni a breve latenza (con sintomi che compaiono entro 4-6 ore dal pasto) e intossicazioni a lunga latenza (con sintomi oltre le 6 ore dal pasto).
I sintomi più comuni sono rappresentati da nausea, vomito e diarrea. Le sindromi a lunga latenza sono le più pericolose, perché possono essere causate da funghi che provocano danno epatico o renale, anche a distanza di giorni dall'ingestione.
Esistono poi intossicazioni causate da funghi commestibili, in caso di preparazione inadeguata (cottura insufficiente o mancata prebollitura), ingestione di un pasto eccessivo o cattivo stato di conservazione dei funghi stessi.
Si consiglia quindi di:
• non consumare funghi in caso di dubbi sulla commestibilità (si raccomanda la massima attenzione anche ai raccoglitori esperti!)
• non utilizzare libri per il riconoscimento (non sono descritti tutti i funghi e i funghi non sono fatti con lo stampino!)
• non raccogliere e consumare ovuli (pericolo di confondimento tra amanite buone e mortali!)
• non consumare funghi in quantità abbondanti e in pasti ravvicinati
• non consumare funghi crudi (se non pochissime specie che si prestano all'uso) o non adeguatamente cotti.
Inoltre l’assunzione di funghi è sconsigliata ai bambini e alle donne in gravidanza o in allattamento.
I funghi possono causare intossicazioni a breve latenza (con sintomi che compaiono entro 4-6 ore dal pasto) e intossicazioni a lunga latenza (con sintomi oltre le 6 ore dal pasto).
I sintomi più comuni sono rappresentati da nausea, vomito e diarrea. Le sindromi a lunga latenza sono le più pericolose, perché possono essere causate da funghi che provocano danno epatico o renale, anche a distanza di giorni dall'ingestione.
Esistono poi intossicazioni causate da funghi commestibili, in caso di preparazione inadeguata (cottura insufficiente o mancata prebollitura), ingestione di un pasto eccessivo o cattivo stato di conservazione dei funghi stessi.
Si consiglia quindi di:
• non consumare funghi in caso di dubbi sulla commestibilità (si raccomanda la massima attenzione anche ai raccoglitori esperti!)
• non utilizzare libri per il riconoscimento (non sono descritti tutti i funghi e i funghi non sono fatti con lo stampino!)
• non raccogliere e consumare ovuli (pericolo di confondimento tra amanite buone e mortali!)
• non consumare funghi in quantità abbondanti e in pasti ravvicinati
• non consumare funghi crudi (se non pochissime specie che si prestano all'uso) o non adeguatamente cotti.
Inoltre l’assunzione di funghi è sconsigliata ai bambini e alle donne in gravidanza o in allattamento.