11 luglio 2016
![in-vista-delle-span-c](https://scontent.xx.fbcdn.net/v/t31.0-8/s720x720/13661928_1226166874081446_7070819312106758074_o.jpg?_nc_cat=108&_nc_oc=AQkw5_kZsEuVGqu_OHc4wUCLLregRoC7BF6niiyOBEFEnhFNn-hrnNCPDTGtPqI-EB4&_nc_ht=scontent.xx&oh=c2080cdfb9f9a0b388615b085363e9be&oe=5E60C3B1)
In vista delle #vacanze estive si segnala la pubblicazione su La Repubblica dell’articolo riguardante Ostreopsis cf Ovata, un’#alga tossica che negli ultimi anni è presente anche sulle coste del #Mediterraneo. Questa microalga è in grado di produrre l’ovatossina-a, sostanza tossica per molti organismi marini e responsabile di numerosi effetti avversi riscontrati tra i bagnanti. L’inalazione di aerosol contenente frammenti di cellule algali e/o palitossina può infatti provocare disturbi respiratori, febbre superiore a 38 C, congiuntivi, mal di gola e dermatiti. Effetti avversi in seguito all’ingestione di prodotti ittici contaminati da ovatossina-a non sono stati registrati, a differenza invece della ciguatossina, prodotta da Gambierdiscus toxicus, che ha provocato diversi casi di intossicazione alimentare.
Da non sottovalutare inoltre è la problematica legata alla presenza, negli acquari domestici, di coralli del genere Palythoa. Tali coralli producono una delle tossine naturali più potenti, la palitossina, tossina appartenente alla stessa famiglia dell’ovatossina-a. Numerosi casi di intossicazione sono infatti stati registrati in seguito ad esposizione cutanea ed inalatoria a questi coralli.
Da non sottovalutare inoltre è la problematica legata alla presenza, negli acquari domestici, di coralli del genere Palythoa. Tali coralli producono una delle tossine naturali più potenti, la palitossina, tossina appartenente alla stessa famiglia dell’ovatossina-a. Numerosi casi di intossicazione sono infatti stati registrati in seguito ad esposizione cutanea ed inalatoria a questi coralli.